I risultati dell’analisi condotta in oltre 15 aziende in Spagna, Austria, Italia e Turchia hanno evidenziato vantaggi e limiti della mobilità virtuale per la formazione interaziendale e internazionale.

Il progetto MeVeL ha definito la “Mobilità virtuale” come:
Attività di formazione a distanza (non in presenza) per condividere esperienze, informazioni e conoscenza tra professionisti all’interno di un contesto internazionale; considerando che:
– lo scambio è possibile tra lavoratori che si trovano in contesti e posti diversi oppure tra un ente di formazione e lavoratori;
– è prevista un’attività di apprendimento, che vada oltre lo scambio di esperienze di tipo professionale.

I limiti evidenziati dall’analisi sono sia tecnici (accesso a connessioni internet potenti, conoscenza di strumenti ICT, rapida obsolescenza delle piattaforme online) che organizzativi (cultura e strategia di sviluppo delle risorse umane, conoscenze linguistiche). D’altro canto, secondo le aziende intervistate, le opportunità superano di gran lunga gli svantaggi; la metodologia permette infatti:
– Riduzione dei costi ed una migliore gestione del tempo;
– Apprendimento condiviso all’interno dell’azienda;
– Team building;
– Collaborazione efficace su temi inerenti il business anche a livello internazionale.

Il report di analisi completo è disponibile nel portale del progetto